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Non è vero che non si parla di libri e di letteratura: un giorno di fine luglio a caso, per esempio, sul Corriere della Sera

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Sul Corriere della Sera del 27 luglio ci sono vari luoghi in cui si parla esplicitamente di libri: basta farci caso. E – a partire da questi indizi – farsi qualche domanda su che tipo di autorialità, di editoria, di critica letteraria si ricava da questo “discorso” sui libri.
Vediamoli insieme, questi luoghi:
1) la prima pagina [in cui ci sono ben tre box pubblicitari che ricordano due diverse iniziative del Corriere - l'uscita estiva in allegato dei Classici dell'avventura (prossima uscita, Jules Verne, Il giro del mondo in 80 giorni, nell'edizione tascabile Rizzoli a un euro e 80 in più) e l'uscita estiva in allegato dei Racconti d'autore (prossima uscita, un racconto di Luca Di Fulvio]
2) a pagina 23 (sezione Cronanche) c’è un articoletto diciamo simpatico di Stefano Montefiori (corrispondente a Parigi) che cita un articolo del settimanale francese “L’express” che butta lì un gioco estivo per scegliere i libri da portarsi in vacanza: scegliere una pagina a caso. Per l’Express è la pagina 99 – da cui il gioco si chiamerà “test della pagina 99″. Nell’articolo si cita McLuhan che invece preferiva la 69, e Gide che leggendo poche pagine di Proust non ne avallò la pubblicazione.
3) Nella sezione Cultura e Tempo libero dell’edizione romana sugli appuntamenti dell’estate, a pagina 7, si ricorda invece le iniziative di Capalbio Libri, tra cui la presentazione del libro di Federico Moccia, L’uomo che non voleva amare (Rizzoli), di Walter Veltroni, L’inizio del buio (Rizzoli), Viaggio in Italia, con la presenza di Paolo Mieli
4) a pagina 29 (sempre Cronache) tutta la pagina è occupata dalla promozione dell’iniziativa del Corriere, Racconti a un euro. Ci sono due presentazioni abbastanza lunghe, una di Ennio Caretto che parla del racconto “Kosher Mafia” di Luca Di Fulvio e una di Franca Porciani che invece parla di “Behave” scritto da Valeria Parrella. Altri due pezzi nella pagina ricordano le uscite precedenti, e quelle che verranno.
5) pagina 32 è una pagina intera di pubblicità dell’iniziativa del Corriere dell’uscita seriale dei Classici dell’avventura a un euro e 80. Slogan: “Perché le avventure più belle non ci lasceranno mai più”.
6) a pagina 35 (Economia/Mercati finanziari) c’è un boxino di pubblicità all’iniziativa del Corriere Inediti a un euro, le prossime uscite Di Fulvio e Parrella.
7) pagina 36 è una pagina intera di pubblicità dell’iniziativa del Corriere della Sera Inediti a un euro, prossime uscite Luca Di Fulvio “Kosher Mafia” e Valeria Parrella “Behave”. Slogan: “Libriamoci” e “Perché leggere apre la mente e la libera le idee”. La campagna pubblicitaria è stata realizzata dall’agenzia The beef, che ha anche per esempio inventato concorsi di scrittura per il Corriere.
8) a pagina 37 (sezione Cultura) c’è un lungo articolo di Nuccio Ordine sul progetto di nuovo libro di Jean Starobinski su Diderot, annunciato per Gallimard nel 2012.
9) tutta pagina 38 (sempre sezione Cultura) è dedicata alla promozione di un’altra iniziativa del Corriere, l’uscita in allegato al quotidiano, a 6 euro e 90 più il prezzo del quotidiano, dei gialli di Agatha Christie, nelle edizioni Rizzoli. Accanto a un paio di box informativi sul piano dell’opera c’è un lungo articolo-presentazione di Matteo Collura, che cita i grandi estimatori di Christie, da Sciascia a Eco. In uno dei due box informativi si ricorda l’iniziativa del Corriere.it “Scrivi la tua recensione”, (iniziativa a cura di Antonio D’Orrico): tutti i testi pubblicati verranno pubblicati sul sito e l’autore della migliore verrà premiato con una copia personalizzata.
10) a pagina 39 (sempre sezione Cultura) si parla di un libro appena pubblicato da Aragno, Scenari italiani, che raccoglie il diario di viaggio di Edith Wharton in Italia.
11) A pagina 49 (sezione Meteo) campeggia un bel box pubblicitario sull’iniziativa del Corriere I gialli di Agatha Christie. Slogan: “Il vero delitto è non collezionarli”. Campagna pubblicitaria a cura dell’agenzia Pepe Nymi.

E anche per oggi un po’ di dibattito culturale ce lo siamo fatto.


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